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Le vaccinazioni nel viaggiatore

Chi ha programmato una vacanza in un paese extra europeo deve essere al corrente dei rischi alla salute in cui potrà incorrere. Tali rischi dipendono essenzialmente dal clima, dal livello qualitativo dei servizi sanitari presenti in una determinata destinazione, dalla presenza di malattie infettive specialmente quelle connesse alla trasmissione attraverso vettori (mosche, zanzare ecc.) o dovute ad inadeguate se non addirittura carenti condizioni igienico sanitarie (mancanza di acqua potabile, sistemi di fognatura ecc.). 

Vi sono poi altre condizioni di rischio legate alla criminalità, al terrorismo, all’incidentalità stradale, alla presenza di animali pericolosi che vanno sempre tenute presenti quando si organizza un viaggio. 

Quindi per evitare che un viaggio esiti in un dramma è opportuno informarsi adeguatamente con un certo anticipo e essere a conoscenza delle norme comportamentali e degli eventuali vaccini che riducono il rischio di subire dei danni alla salute.

Un altro aspetto che va considerato quando ci rechiamo in un paese di fuori della comunità europea è la copertura sanitaria  perché potremmo essere costretti a far fronte a spese non indifferenti anche per problematiche sanitarie non prevedibili. Un classico esempio è un intervento d’urgenza per appendicite per il quale, in mancanza di copertura assicurativa, potreste arrivare a spendere negli Stati Uniti cifre superiori ai 15.000 euro. 

Vale la pena rischiare o è meglio provvedere con una adeguata assicurazione?

Ma vediamo quali sono le principali malattie infettive in cui potremmo incappare viaggiando.

Per prima la malaria. La malaria è causata da un parassita (protozoo del genere Plasmodium) che infetta comunemente una varietà di zanzara (Anopheles) che si nutre di sangue umano.

E’ diffusa in vaste aree del mondo in particolare nell’Africa sub sahariana, penisola indiana e sud est asiatico.

I parassiti della malaria capaci di contagiare l’essere umano sono essenzialmente 4: Plasmodium falciparum, Plasmodium vivax, Plasmodium ovale, Plasmodium malariae, che danno forme diverse di malaria. Il più pericoloso è il falciparum che spesso è resistente ai farmaci e dà forme di malaria maligna.

Per la malaria non esiste vaccino ma solo una profilassi farmacologica e accorgimenti comportamentali (indossare abiti di colore chiaro con maniche e pantaloni lunghi che coprano la maggior parte del corpo; applicare sulla cute repellenti per insetti, alloggiare e dormire preferibilmente in ambienti dotati di condizionatori d’aria o di zanzariere alle finestre o in alternativa di zanzariere da letto). I farmaci preventivi variano in relazione all’età, al tipo di rischio malarico (un conto è fare un safari altro è andare in una città) e alle condizioni sanitarie del viaggiatore. 

La profilassi va assunta prima di iniziare il viaggio, durante lo stesso e continuata al ritorno (per le informazioni specifiche è opportuno rivolgersi al medico o ai centri per i viaggiatori internazionali presenti nelle aziende socio sanitarie).

Altra malattia trasmessa dalla zanzara Aedes è la febbre gialla. Si chiama così perché tra i sintomi può dare  l’ittero. E’ una patologia che può essere mortale in percentuali molto elevate. E endemica nelle aree tropicali dell’Africa, dell’ America centrale e meridionale. 

Fortunatamente esiste un vaccino costituito dal virus vivo attenuato della febbre gialla da somministrare in dose unica che dura tutta la vita. Va fatto ovviamente prima di partire (almeno 10 giorni) per dare tempo al sistema immunitario di sviluppare anticorpi. Alcuni paesi richiedono l’obbligo di vaccinazione e difatti esiste un certificato internazionale da esibire all’ingresso di tali paesi.  

La zanzara Aedes trasmette altre infezioni: la Dengue, una malattia virale endemica in numerosi paesi dell’Africa, America, Sud e Sud Est Asiatico, Pacifico occidentale e casi di importazione associati a viaggi sono frequentemente riportati in Europa. Nella maggior parte dei casi l’infezione si presenta in forma asintomatica o blanda ma si possono verificare forme gravi, talora con esito fatale. Esiste un vaccino attualmente indicato in persone che hanno già avuto una pregressa infezione da virus Dengue che stanno per intraprendere un viaggio in aree endemiche, per le quali una reinfezione sarebbe pericolosa. Ha una protezione di circa l’80% e può essere fatta dopo i 4 anni di vita. Non va fatta in gravidanza.

La zanzara Aedes trasmette un’altra malattia virale, l’infezione da virus Zika. Nella maggior parte dei casi non dà luogo a sintomi gravi, spesso è asintomatica. Il rischio è presente quando viene contratta in gravidanza perché può determinare la sindrome congenita da virus Zika caratterizzata da gravi anomalie cerebrali e altri difetti congeniti, oppure causare un aborto spontaneo. Non esiste un vaccino per cui rimangono solo le misure comportamentali.  Alcuni casi sono comparsi anche in Europa, pare dovuti alla zanzara tigre.

La Tripanosomiasi africana umana detta la malattia del sonno è una malattia parassitaria dovuta a protozoi appartenenti al genere Trypanosoma, trasmessi all’uomo dalla puntura della mosca tse-tse. Le mosche tse-tse si trovano solo nell’Africa sub-sahariana.

La malattia decorre generalmente in modo cronico. Una persona può restare infetta per mesi o addirittura anni senza accorgersene in quanto asintomatica o manifestare sintomi simili all’influenza (mal di testa, febbre, dolori articolari). Quando si rendono evidenti i sintomi più gravi della malattia il paziente si trova spesso in uno stadio avanzato che interessa il sistema nervosa centrale: segni neurologici o psichiatrici, quali scarsa coordinazione motoria, disorientamento, convulsioni e disturbi del sonno. La diagnosi deve essere effettuata il più precocemente possibile e in ogni caso prima dello stadio neurologico per evitare procedure di cura difficili e rischiose dovute agli effetti avversi dei farmaci utilizzati.

Altro gruppo di malattie infettive sono quelle trasmesse per via oro fecale attraverso l’acqua e gli alimenti: diarrea del viaggiatore, amebiasi, e quelle più conosciute come il colera, l’epatite virale A ed E, il tifo.

La diarrea del viaggiatore è il problema sanitario più frequente nei  viaggiatori specie coloro che soggiornano in un’area con scarsi standard igienici. La diarrea può essere accompagnata da nausea, vomito, crampi addominali e febbre. Può essere dovuta a batteri, virus e parassiti. Generalmente non è grave ma può dare disidratazione per perdita di liquidi e nei bambini piccoli o anziani già debilitati non è auspicabile. Ovviamente pur non essendo grave ci rovinerebbe quei pochi giorni di vacanza. Bere solo acqua in bottiglia (anche per lavarsi i denti), evitare di mettere ghiaccio nelle bibite, evitare cibi crudi o poco cotti e creme o salse non confezionate, sono gli accorgimenti da usare.

L’amebiasi è dovuta ad un parassita che ingerito con gli alimenti dà luogo a dissenteria, dolori addominali e, in alcuni casi, attraversa la parete intestinale dando luogo ad ascessi a livello epatico. Si cura attraverso specifici farmaci. 

Colera, epatite A e febbre tifoide sono le malattie a trasmissione oro fecale per le quali abbiamo a disposizione i vaccini. Anche se veniamo vaccinati non vanno comunque tralasciate le norme comportamentali di tipo alimentare descritte per la diarrea del viaggiatore. Si presentano spesso in forma epidemica e sono diffuse nei paesi con scarse condizioni igienico sanitarie. Il batterio del colera può sopravvivere anche in acqua marina quindi è rischioso mangiare pesce crudo o molluschi non cotti nei paesi in cui è endemico. La vaccinazione contro il colera (per via orale) si può fare dopo i 2 anni di vita. Il vaccino contro il tifo (per via orale) si può fare dopo i 5 anni di vita, quello dell’epatite A (intramuscolare) dopo l’anno di vita.

Altro gruppo di malattie sono le virali emorragiche: malattia da virus Ebola, malattia da virus Marburg, febbre di Lassa. Il nome deriva dal luogo in cui sono state isolate la prima volta (Ebola ad es. è un fiume dell’Africa Centrale, in Congo). Purtroppo sono malattie ad elevata letalità. 

L’origine del virus Ebola è sconosciuta ma i pipistrelli della frutta e alcuni tipi di scimmia sono considerati i probabili ospiti naturali del virus Ebola. Ci si infetta attraverso il contatto con sangue, secrezioni, organi o altri fluidi corporei di animali infetti e l’uomo infettato può a sua volta infettare altre persone. Pare che le persone addette alle operazioni di seppellimento dei morti da Ebola, in passato abbiano innescato epidemie devastanti contagiandosi attraverso i fluidi corporei dei cadaveri. La contagiosità da contatto con fluidi corporei è infatti elevatissima. Medici ed infermieri che trattano pazienti infetti si vestono con tute a chiusura ermetica e caschi collegati ad ossigeno per evitare di contagiarsi. I fenomeni emorragici cutanei e viscerali compaiono in oltre la metà dei pazienti, in genere dopo una settimana preceduta da altri sintomi come febbre, diarrea, dolori muscolari, vomito. Vi sono abbondanti perdite di sangue a carico del tratto gastrointestinale (ematemesi e melena) e urinario, petecchie, epistassi, emorragie sottocongiuntivali e gengivali, uterine. Nella fase terminale il quadro clinico è caratterizzato da shock ipovolemico e sindrome da insufficienza multi-organo. La mortalità è elevatissima (fino al 90%) e non esistono tuttora cure efficaci, anche se è in fase di studio un vaccino.

La malattia da virus Marburg dovuta ad un virus molto simile all’Ebola è presente nelle stesse aree (il nome trae in inganno essendo Marburg in Germania. Lì si verificò nel 1967 un caso che colpì un ricercatore che lavorava in un laboratorio di ricerca. Si innescò una piccola epidemia con 31 casi e 7 decessi). Anch’essa ha un’elevata mortalità.

Questa breve rassegna ci suggerisce che nel momento in cui si decide di fare un viaggio in determinati paesi occorre informarsi, non dal vicino di casa ma dal proprio medico e poi presso le strutture sanitarie che sono anche aggiornate sulla presenza di epidemie in un determinato periodo. Per altri rischi non sanitari e le eventuali vaccinazioni richieste obbligatoriamente dagli Stati si può consultare il sito del ministero degli Esteri Viaggiare Sicuri.

Evitiamo di fare viaggi “esotici” se abbiamo bambini piccoli o se si è in gravidanza. Se per altri motivi si è costretti a partire pensiamo dunque a come proteggerci e non attendiamo pochi giorni prima della partenza a richiedere vaccinazioni o farmaci. 

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