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Il morbillo

Il morbillo è una malattia infettiva esantematica acuta causata da un virus a RNA della famiglia dei Paramyxoviridae. Il morbillo è diffuso su tutto il pianeta e l’uomo è l’unico ospite naturale.

Prima degli anni 60 quando non esisteva il vaccino e il morbillo, a livello mondiale, provocava circa 2 milioni e mezzo di morti ogni 2-3 anni in concomitanza di ondate epidemiche. Con l’introduzione della vaccinazione si è verificata una notevole diminuzione dell’incidenza del morbillo nel mondo. 

Purtroppo, non in tutti i Paesi del mondo è diffusa la pratica vaccinale tant’è che la maggior parte dei morti si verifica nei paesi poveri. Ciò è legato in minima parte alle condizioni igienico sanitarie ma è dovuto principalmente alla mancanza di programmi di vaccinazione diffusi su tutto il territorio. Ne consegue che una grossa fascia di popolazione in questi paesi non ha accesso alla pratica vaccinale.

Se a ciò si aggiunge che anche nei Paesi occidentali esistono sacche di renitenza al vaccino l’eradicazione della malattia resta ancora difficile da perseguire. Per eradicare il morbillo è necessario interrompere la trasmissione endemica in una determinata area geografica e la si può ottenere eliminando sia le sacche di renitenza sia introducendo la vaccinazione laddove non è ancora presente. In caso contrario dovremmo sempre fare i conti col rischio morbillo. In precedenza, nel 2000, nel nord America il morbillo era stato debellato ma dato che oggi gli spostamenti degli individui sono rapidi e diffusi, la presenza del morbillo è ricomparsa. Va anche sottolineato che il COVID-19 ha aumentato il rischio di epidemie di morbillo per mancate vaccinazioni antimorbillo durante il periodo pandemico.

Il morbillo è estremamente contagioso. Circa 9 persone su 10 che non sono protette (non vaccinate o sottovaccinate) si infetteranno in seguito all’esposizione al virus del morbillo.

I bambini sotto i 5 anni di età sono quelli maggiormente a rischio di gravi complicazioni dovute al morbillo, tra cui polmonite, encefalite e morte. Il morbillo può anche esporre i bambini a un rischio maggiore di altre malattie infantili mortali come la polmonite, le malattie diarroiche e la meningite perché il virus può distruggere parti del sistema immunitario esistente, abbassando la protezione contro altri agenti patogeni.

Trasmissione e sintomi

Il morbillo è altamente contagioso. Il 90% delle persone suscettibili esposte a una persona infetta contrae la malattia. Il picco d’incidenza avviene verso la fine dell’inverno e a primavera. Ci si contagia attraverso le secrezioni nasali e faringee e le goccioline respiratorie che si diffondono nell’aria quando il malato presenta tosse o starnutisce.  Il virus rimane infettivo nell’aria e sulle superfici infette fino a due ore il che significa che se un infetto nell’atto di starnutire si copre il naso con la mano e poi apre una porta, il virus per due ore rimane su quella maniglia. Se un individuo suscettibile (vaccinato o ha già fatto la malattia) tocca quella maniglia si può infettare.

Il periodo di incubazione (tempo tra entrata del virus nel nostro corpo e comparsa dei sintomi) varia da 7 a 18 giorni. I sintomi iniziali  sono aspecifici: tosse, rinite, congiuntivite e febbre che può anche raggiungere e superare i 40°. Dopo due / quattro giorni appare l’eruzione cutanea caratteristica, inizialmente sul viso e sul collo e successivamente su tutto il resto del corpo. L’esantema dura da tre a sette giorni e poi scompare.

Circa due terzi delle persone con morbillo presenta delle lesioni bianco-bluastre (macchie di Koplik), leggermente rilevate, di 2-3 mm di diametro sulla mucosa della guancia qualche giorno prima della comparsa dell’eruzione cutanea

Diagnosi

Si basa sui sintomi spesso abbastanza chiari. In caso di dubbi la conferma della diagnosi si può avere attraverso la ricerca nel siero di anticorpi IgM specifici diretti contro il virus del morbillo.

Complicanze

La maggior parte delle persone guarisce entro due-tre settimane, non sempre però la situazione evolve così positivamente. In diversi casi il morbillo può provocare gravi complicanze e anche la morte. Le complicanze arrivano fino al 30% dei casi (o una percentuale ancora più elevata nei Paesi poveri). I bambini sotto i 5 anni di età, gli adulti che non sono vaccinati o non hanno mai avuto il morbillo, le donne in gravidanza e le persone con deficit immunitari hanno il rischio maggiore di complicanze. 

Le complicanze sono:

la polmonite (che può complicare 1- 6% dei casi), e l’encefalite acuta (0,1% o 1 caso su 1000) per citare le più gravi e potenzialmente letali. Altre complicanze sono l’otite media, la laringotracheobronchite, la cheratite, la trombocitopenia (diminuzione delle piastrine). Un quarto dei casi complicati da encefalite acuta ha esiti permanenti a livello neurologico. C’è anche una complicanza che può insorgere a distanza di tempo: la panencefalite sclerosante subacuta una malattia degenerativa del sistema nervoso centrale, che insorge in media sette anni dopo l’infezione. Si può presentare con un deterioramento delle facoltà mentali e convulsioni. Viene riportata con una frequenza da 4 a 11 casi per 100.000 casi di morbillo e con una frequenza maggiore (18/100.000) quando l’infezione primaria è stata acquisita prima dei 5 anni di età. 

C’è anche un effetto che il morbillo determina: il sistema immunitario dei bambini non vaccinati contro il morbillo, a distanza di mesi dalla malattia, mostra un indebolimento che li rende potenzialmente suscettibili ad altre infezioni. Tale effetto non si verifica nei bambini vaccinati.

Terapia

Non esiste un trattamento antivirale specifico per il morbillo; la terapia è solo di supporto. 

Prevenzione

Per prevenire il morbillo è disponibile un vaccino vivo attenuato efficace, poco costoso e con un profilo di sicurezza molto elevato. Il vaccino è in forma combinata con le componenti antirosolia e antiparotite (vaccino MPR) o con le componenti antirosolia, antiparotite e antivaricella (MPRV). 

Sono necessarie due dosi di vaccino: la prima dose è somministrata attorno ai 12 mesi di vita compiuti, la seconda dose a 5 anni di età. L’offerta di due dosi è in grado di proteggere verso il morbillo oltre il 90% dei vaccinati. Non si vaccina prima dei 12 mesi di vita perchè la presenza di anticorpi neutralizzanti materni renderebbe inefficace la vaccinazione. Per questo motivo la vaccinazione effettuata sotto l’anno di età è considerata nulla. Le controindicazioni alla vaccinazione sono una precedente reazione allergica grave al medesimo vaccino, un deficit immunitario e la gravidanza. 

Il motivo per cui un soggetto con deficit immunitario (per terapie farmacologiche immunosoppressive o patologie del sistema immunitario come l’AIDS, tumori in fase attiva, TBC, o immunopatologie congenite) non può essere vaccinato è che si tratta di un virus vivo se pur attenuato e se somministrato ad una persona con deficit immunitario potrebbe anche scatenare la malattia anziché prevenirla.

Non si vaccina se è in atto febbre o una patologia acuta. In tal caso la vaccinazione si rimanda a guarigione avvenuta.

Nel caso siamo stati a contatto con una persona affetta da morbillo il vaccino se somministrato entro 72 ore protegge dall’infezione.

Vaccinare su larga scala permette la protezione di gregge che evita la circolazione del virus e protegge anche coloro che per motivi clinici non possono essere vaccinati. La vaccinazione è alla base della possibilità di eradicare la malattia a livello globale come è avvenuto negli anni 70 con il vaiolo. 

Effetti avversi del vaccino

Reazioni nel punto di iniezione come dolore, indurimento, arrossamento. Febbre a distanza di alcuni giorni, eruzione cutanea simile al morbillo, non contagiosa, in alcuni casi vomito e diarrea. In alcuni casi può esserci una riduzione temporanea delle piastrine, il più delle volte asintomatica. Reazioni gravi come l’encefalite e l’anafilassi sono estremamente rare. Possiamo considerare il vaccino molto sicuro. Non esiste una correlazione con l’autismo e questo è stato dimostrato da molte ricerche scientifiche; quindi, è una paura immotivata che non ha alcun senso. Farsi condizionare da tali paure può davvero mettere a rischio la salute dei bambini.

Situazione epidemiologica attuale

L’ECDC (Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie) nel documento “Measles on the rise in the EU/EEA: Considerations for public Health Response” ci dice che nel 2023, sono stati osservati aumenti significativi del numero di casi ed epidemie di morbillo a livello globale, come in 40 dei 53 Paesi della regione europea e in almeno 10 Paesi dell’UE/SEE. I casi di morbillo con tutta probabilità continueranno ad aumentare nei prossimi mesi a causa della copertura vaccinale non ottimale in numerosi paesi, dell’elevata probabilità di importazione da aree ad alta circolazione e che ci si avvia verso il picco stagionale del virus. I dati mostrano che tra gennaio e l’inizio di febbraio 2024 il numero di paesi dell’UE/SEE che hanno segnalato casi di morbillo è aumentato. Sono stati segnalati almeno 7 decessi in 2 paesi. 

E’ probabile che il lockdown nella pandemia, durante il periodo più favorevole alla trasmissione del virus del morbillo, abbia impedito la diffusione dello stesso; i livelli di vaccinazione però sono calati drasticamente, ragione per la quale ora pare riprendere la sua diffusione ed occorre essere preparati proseguendo nel vaccinare i bambini alle età indicate. Nel 2022 infatti i casi di morbillo sono aumentati del 18% rispetto al 2021. A livello globale il tasso di copertura vaccinale della prima dose è all’83%, della seconda dose al 74%, ancora ben al di sotto della copertura del 95% con due dosi necessaria per proteggere le comunità. In provincia di Bergamo la copertura è vicina al 95% ed evitare che il dato si abbassi è fondamentale per evitare epidemie.

Le epidemie di morbillo si portano appresso un aumento della mortalità: lo scorso anno i decessi per morbillo a livello globale sono aumentati di oltre il 40%.

L’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) e i Centri statunitensi per il Controllo e la Prevenzione delle malattie (Cdc) hanno dichiarato che il morbillo, nel 2022, ha colpito nove milioni di bambini con 136.000 morti, soprattutto nei Paesi più poveri. Cerchiamo di evitare con una semplice iniezione di tramutare la vita di un bambino in una tragedia.

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